Energia, bollette e morosi. Chi non ne ha sentito parlare in questi giorni? Se ne sono sentite di tutti i colori, ma dobbiamo precisare che alcune notizie che circolano sul web non sono veritiere.
Ecco perché abbiamo rivolto a Marco Vignola, responsabile del settore energia UNC, alcune delle tantissime domande che abbiamo ricevuto dai consumatori
- E’ vero che nella prossima bolletta elettrica mi troverò un importo da pagare per i clienti morosi?
Purtroppo è proprio così: a seguito di alcuni ricorsi da parte di aziende di vendita e delle successive sentenze del T.A.R. Lombardia e del Consiglio di Stato, l’Autorità per l’energia (ARERA) ha previsto le modalità per redistribuire su tutti i consumatori una quota di mancati incassi degli Oneri Generali di Sistema. E’ una decisione ingiusta, ma si deve precisare che non si tratta delle bollette dei morosi, ma di quegli oneri parafiscali che sono già stati versati dai distributori locali.
- Da quando ci troveremo questi oneri in bolletta?
Non si sa. Da quando tutto questo avverrà non è ancora stato definito.
- Ho sentito che la cifra da pagare sarà di 35 euro, è vero?
Questa è sicuramente una bufala: secondo i nostri calcoli (effettuati in base a quanto comunicato dall’Autorità dell’energia) e al valore dei corrispettivi attualmente in vigore, si tratterà di circa 2,2 euro annui per la famiglia (ipotizzando un cliente domestico residente, 3 kW di potenza impegnati, 2700 kWh di consumo annuo)
- Posso non pagare questa quota?
No perché la quota non sarà identificabile in bolletta, come ad esempio avviene per il Canone Rai. Impossibile quindi individuarla e non pagarla equivarrebbe a non pagare la bolletta con tutte le conseguenze del caso (azioni di tutela e recupero fino ad arrivare al distacco della fornitura).
- Ma cosa sono questi oneri generali di sistema?
Si tratta di somme che tutti i consumatori pagano da anni nella bolletta e sono dovuti per varie ragioni: investimenti di politica industriale volti a finanziare le rinnovabili, smaltire le scorie della nostra breve avventura nucleare, prevedere degli sconti ad aziende energivore per far continuare loro l’attività etc… Attualmente sono cifre che si aggirano intorno al 20% dell’importo pagato dai consumatori in bolletta.
- Quindi cosa possiamo fare?
Innanzitutto aprire gli occhi. Il lato positivo di questa vicenda è che finalmente gli italiani stanno iniziando a rendersi conto di quello che pagano nella bolletta elettrica. Il problema non è tanto il “debito dei morosi”, ma la presenza stessa di questi oneri che dovrebbero finire, invece, nella fiscalità generale. L’Unione Nazionale Consumatori ha già scritto al Ministro Calenda per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto con associazioni di consumatori e ARERA per affrontare la questione.